Morale della favola: Molte persone si vantano con le parole ma poi sono messe in ridicolo dai fatti.
Questa storia del viandante e il re della foresta che viaggiano insieme, dove ciascuno di essi, pieno delle proprie convinzioni si loda magnificando la propria forza, è un'altra bella favola scritta molti anni fa sia da Fedro che da Esopo, il cui significato è sempre attuale.
C'era una volta un tizio che un giorno si trovò a percorrere la stessa strada assieme a un leone. Intanto che camminavano, i due viandanti vantavano con pronunciata esagerazione ognuno la propria supremazia sull'altro.
A un certo punto passarono sotto un monumento marmoreo raffigurante un uomo dall'aspetto erculeo che con le sue nude mani strangolava un leone. Tronfio d'orgoglio, l'uomo mostrò la statua all'animale dicendo: "Vedi amico mio? Gli uomini sono molto più forti di voi leoni". Il leone gli sorrise e rispose: "Se anche noi animali sapessimo erigere monumenti come fate voi umani, sicuramente costruiremmo le nostre statue raffigurando l'uomo che soggiace sotto la zampa di un leone."
C'era una volta un tizio che un giorno si trovò a percorrere la stessa strada assieme a un leone. Intanto che camminavano, i due viandanti vantavano con pronunciata esagerazione ognuno la propria supremazia sull'altro.
A un certo punto passarono sotto un monumento marmoreo raffigurante un uomo dall'aspetto erculeo che con le sue nude mani strangolava un leone. Tronfio d'orgoglio, l'uomo mostrò la statua all'animale dicendo: "Vedi amico mio? Gli uomini sono molto più forti di voi leoni". Il leone gli sorrise e rispose: "Se anche noi animali sapessimo erigere monumenti come fate voi umani, sicuramente costruiremmo le nostre statue raffigurando l'uomo che soggiace sotto la zampa di un leone."