Una bimba salvata dal nonno dalle fauci di un feroce rottweiler rischia di vedere l'anziano genitore in prigione.
Qualcuno dovrà dire alla bimba di 6 anni ricoverata in Pronto Soccorso dell'ospedale regionale San Salvatore di L'Aquila a causa delle ferite riportate dall'aggressione di un feroce cane di razza rottweiler che per salvarle la vita il suo eroico nonno dovrà andare in prigione.
Il fatto:
Nel giorno di Halloween la piccola aveva bussato alla porta della vicina di casa chiedendo "dolcetto o scherzetto?" Appena si è aperta la porta dell'appartamento in via Beffi, in frazione Coppito, la bimba si è trovata di fronte un grosso cane di razza rottweiler il quale con brutale violenza le è saltato addosso afferrandola alla gamba con i suoi aguzzi denti. Accorsi il fratellino e un anziano vicino 66enne, lo spietato animale non ha voluto lasciare la sua "preda", anzi, si è avventato anche su di loro allontanandoli a morsi, per poi tornare di nuovo al suo "tenero banchetto" iniziale.
A salvare la bambina è stato il nonno, prontamente accorso con in mano un coltello con cui ha infilzato più volte l'addome della bestia assassina fino a quando ha esalato il suo ultimo respiro.
Ora, la polizia municipale fa sapere che denuncerà d'ufficio il proprietario del cane soltanto se la prognosi della bimba dovesse superare i 20 giorni, mentre l'eroico nonno che ha messo in pericolo la propria vita per salvare la nipotina verrà accusato di maltrattamenti agli animali, anche se, come dice il comandante dei Vigili, Ernesto Grippo, al progenitore verrà riconosciuta l'attenuante dello "stato di necessità ".
Il fatto:
Nel giorno di Halloween la piccola aveva bussato alla porta della vicina di casa chiedendo "dolcetto o scherzetto?" Appena si è aperta la porta dell'appartamento in via Beffi, in frazione Coppito, la bimba si è trovata di fronte un grosso cane di razza rottweiler il quale con brutale violenza le è saltato addosso afferrandola alla gamba con i suoi aguzzi denti. Accorsi il fratellino e un anziano vicino 66enne, lo spietato animale non ha voluto lasciare la sua "preda", anzi, si è avventato anche su di loro allontanandoli a morsi, per poi tornare di nuovo al suo "tenero banchetto" iniziale.
A salvare la bambina è stato il nonno, prontamente accorso con in mano un coltello con cui ha infilzato più volte l'addome della bestia assassina fino a quando ha esalato il suo ultimo respiro.
Ora, la polizia municipale fa sapere che denuncerà d'ufficio il proprietario del cane soltanto se la prognosi della bimba dovesse superare i 20 giorni, mentre l'eroico nonno che ha messo in pericolo la propria vita per salvare la nipotina verrà accusato di maltrattamenti agli animali, anche se, come dice il comandante dei Vigili, Ernesto Grippo, al progenitore verrà riconosciuta l'attenuante dello "stato di necessità ".