Morale della favola: Proseguite e andate avanti, superando ogni paura che minaccia di piegare il vostro spirito.
Viveva una volta in Cina un enorme drago che andava di villaggio in villaggio, uccidendo bestiame, cani e polli, terrorizzando gli agricoltori e i loro figli. Non potendone più, gli abitanti della zona si rivolsero a un mago nella speranza che potesse uccidere il drago.
Quando dissero al mago cosa volevano, lui domandò: "Perché non vi riunite tutti insieme e uccidete la bestia?" Quelli risposero: "Siamo troppo spaventati da quel drago orribile. Per favore, aiutaci ad ucciderlo!" Il mago disse: "Non posso uccidere il drago. Nonostante sia un mago, anch'io ne ho paura, ma troverò l'uomo che avrà il potere di farlo."
Detto ciò, il mago si trasformò in un drago, quindi, si posizionò al centro del ponte che portava al paese. Chiunque lo vedeva ne aveva paura, poiché non sapeva che era il mago, perciò, nemmeno si avvicinava al ponte.
Tuttavia, un giorno arrivò un coraggioso viandante il quale si incamminò verso il ponte dove il drago era seduto nel mezzo. Il viaggiatore si avvicinò, lo guardò, e con calma attraversò il viadotto, passandogli accanto.
In quel momento, il mago si trasformò, prendendo di nuovo le sue sembianze umane, poi, rivolgendosi al passante, disse: "Torna indietro amico mio. Ho atteso qui per settimane una persona come te che non avesse paura del drago."
Il viaggiatore rispose: "Certamente, signore. Io non ho affatto paura. Molto tempo fa ho imparato da un saggio maestro Zen, che in realtà la paura è nel modo in cui si guardano le cose, non nelle cose stesse. Basta fermarsi e riflettere su ciò che vediamo, e il drago della paura si dissolverà."
E a voi? Vi è mai capitato di rimanere bloccati dalla paura di ciò che la gente pensa di voi? Allora fareste bene a seguire il suggerimento del pellegrino in questa antica parabola buddista sulle nostre paure.
Quando dissero al mago cosa volevano, lui domandò: "Perché non vi riunite tutti insieme e uccidete la bestia?" Quelli risposero: "Siamo troppo spaventati da quel drago orribile. Per favore, aiutaci ad ucciderlo!" Il mago disse: "Non posso uccidere il drago. Nonostante sia un mago, anch'io ne ho paura, ma troverò l'uomo che avrà il potere di farlo."
Detto ciò, il mago si trasformò in un drago, quindi, si posizionò al centro del ponte che portava al paese. Chiunque lo vedeva ne aveva paura, poiché non sapeva che era il mago, perciò, nemmeno si avvicinava al ponte.
Tuttavia, un giorno arrivò un coraggioso viandante il quale si incamminò verso il ponte dove il drago era seduto nel mezzo. Il viaggiatore si avvicinò, lo guardò, e con calma attraversò il viadotto, passandogli accanto.
In quel momento, il mago si trasformò, prendendo di nuovo le sue sembianze umane, poi, rivolgendosi al passante, disse: "Torna indietro amico mio. Ho atteso qui per settimane una persona come te che non avesse paura del drago."
Il viaggiatore rispose: "Certamente, signore. Io non ho affatto paura. Molto tempo fa ho imparato da un saggio maestro Zen, che in realtà la paura è nel modo in cui si guardano le cose, non nelle cose stesse. Basta fermarsi e riflettere su ciò che vediamo, e il drago della paura si dissolverà."
E a voi? Vi è mai capitato di rimanere bloccati dalla paura di ciò che la gente pensa di voi? Allora fareste bene a seguire il suggerimento del pellegrino in questa antica parabola buddista sulle nostre paure.