Tutti possono friggere zeppole e panzarotti. Basta poi recarsi in una strada affollata e con il minimo investimento si ha il massimo rendimento.
Per chi non lo sapesse, le zeppole sono piccole palle di farina composte da acqua e lievito, mentre i panzarotti sono crocchette di patate; entrambi sono fritti nell'olio e subito mangiati. Lo spread è il gap tra i nostri BTP e i Bund tedeschi.
Da moltissimi anni, nel rispetto di un'antica tradizione radicata della cultura partenopea, ci sono degli ambulanti che vendono zeppole e panzarotti nelle piazze dei paesi alle falde del Vesuvio. La consuetudine vuole che arrivino la mattina presto con il loro carretto, si fermano al solito posto e cominciano a friggere i loro piccoli impasti, che avevano testé preparato, gridando: "Accattà teve 'e zeppole! Accattà teve 'e panzarotti!"
Il "panzarottaro" o "zeppolaro" (o zeppolaiuolo), così come è chiamato nella lingua napoletana, non ha bisogno di farsi pubblicità alla radio o in televisione, poiché l'odore della frittura, trasportata dal vento, arriva al naso delle persone vicine e lontane che, guidate dall'olfatto, accorrono in pochi minuti.
Da generazioni i venditori ambulanti di frittelle fanno affidamento sui loro guadagni per sostenere se stessi e le proprie famiglie. Solitamente, tramandano la loro attività da padre in figlio. V'immaginate cosa succederebbe se il rendimento delle zeppole e panzarotti dipendesse dallo spread?
Ecco come potrebbe ipoteticamente andare a finire:
Gli affari, che finora sono andati bene, nel momento in cui il friggitore porta con sé il figlio (che ha studiato all'Università ), il giovane gli direbbe: "Papà , ma non senti la radio? Non leggi i giornali? In Europa lo spread ha mandato in malora diverse imprese e molte famiglie. Da noi, in Italia, la crisi si è fatta sentire ancora più drammatica."
Allora il padre comincia a pensare: "beh, mio figlio ha studiato, legge i giornali e ascolta la radio, perciò, certe cose le sa." A quel punto, allarmato, l'uomo dimezza gli acquisti di farina e di patate, che sono gli ingredienti principali delle sue fritture, non preoccupandosi più di svegliarsi presto la mattina per andare a venderle in piazza. Quindi, dopo un po', il padre dice al figlio: "Hai ragione, figliolo, siamo nel bel mezzo di una crisi economica."
(Nella foto in alto, "Addu' Giovanni Freccia d'Oro", all'incrocio tra via Nazionale, via Giovanni della Rocca, via Promiscua e via Emanuele Cirillo, sul confine tra Boscotrecase e Boscoreale)
Gennaro Langella
Da moltissimi anni, nel rispetto di un'antica tradizione radicata della cultura partenopea, ci sono degli ambulanti che vendono zeppole e panzarotti nelle piazze dei paesi alle falde del Vesuvio. La consuetudine vuole che arrivino la mattina presto con il loro carretto, si fermano al solito posto e cominciano a friggere i loro piccoli impasti, che avevano testé preparato, gridando: "Accattà teve 'e zeppole! Accattà teve 'e panzarotti!"
Il "panzarottaro" o "zeppolaro" (o zeppolaiuolo), così come è chiamato nella lingua napoletana, non ha bisogno di farsi pubblicità alla radio o in televisione, poiché l'odore della frittura, trasportata dal vento, arriva al naso delle persone vicine e lontane che, guidate dall'olfatto, accorrono in pochi minuti.
Da generazioni i venditori ambulanti di frittelle fanno affidamento sui loro guadagni per sostenere se stessi e le proprie famiglie. Solitamente, tramandano la loro attività da padre in figlio. V'immaginate cosa succederebbe se il rendimento delle zeppole e panzarotti dipendesse dallo spread?
Ecco come potrebbe ipoteticamente andare a finire:
Gli affari, che finora sono andati bene, nel momento in cui il friggitore porta con sé il figlio (che ha studiato all'Università ), il giovane gli direbbe: "Papà , ma non senti la radio? Non leggi i giornali? In Europa lo spread ha mandato in malora diverse imprese e molte famiglie. Da noi, in Italia, la crisi si è fatta sentire ancora più drammatica."
Allora il padre comincia a pensare: "beh, mio figlio ha studiato, legge i giornali e ascolta la radio, perciò, certe cose le sa." A quel punto, allarmato, l'uomo dimezza gli acquisti di farina e di patate, che sono gli ingredienti principali delle sue fritture, non preoccupandosi più di svegliarsi presto la mattina per andare a venderle in piazza. Quindi, dopo un po', il padre dice al figlio: "Hai ragione, figliolo, siamo nel bel mezzo di una crisi economica."
(Nella foto in alto, "Addu' Giovanni Freccia d'Oro", all'incrocio tra via Nazionale, via Giovanni della Rocca, via Promiscua e via Emanuele Cirillo, sul confine tra Boscotrecase e Boscoreale)
Gennaro Langella