Morale della favola: Chi troppo vuole nulla stringe.
Le favole dello scrittore francese Jean de La Fontaine sono dei racconti molto brevi e assai educativi soprattutto per i più piccoli. Oltre a trasmettere importanti valori morali, a sviluppare l'immaginazione, a favorire la creatività , a stimolare la riflessione, aiutano a rinforzare la memoria. Il fatto che i testi siano laconici e sintetici, rende le storie avvincenti e questo consente di essere conservate nel tempo nella memoria di ognuno di noi.
La fiaba proposta oggi ha per titolo: La lattaia e il secchio del latte.
Pierina la lattaia camminava felice verso il mercato con in testa una brocca piena di latte appena munto dalla sua mucca. Già immaginava come avrebbe speso tutti i soldi guadagnati dalla vendita del suo latte: "Con quel denaro comprerò un centinaio di pulcini che alleverò nel mio cortile. Quando saranno cresciuti, li venderò a buon prezzo al mercato".
Mentre camminava, la giovane lattaia continuava a sognare ad occhi aperti: "Con il ricavo dei pulcini comprerò due giovani capre e le alleverò sul mio prato. Quando saranno ben piene, le venderò a un prezzo maggiore, quindi, potrò comprare un maiale e dopo averlo ingrassato, con la sua vendita guadagnerò altro denaro. Allora mi comprerò una mucca, che avrà dei vitelli, infine sarò padrona di un'intera mandria che produrrà tanto latte".
Tutta presa da queste sue fantasie, cominciò a saltellare dalla gioia, quando improvvisamente inciampò e la brocca del latte cadde a terra rompendosi in mille pezzi. Addio ai pulcini, alle capre, al maiale, alla mucca e alla mandria. Triste e sconsolata, la lattaia osservò la brocca rotta e il latte sparso per terra, consapevole di aver perso la sua fortuna ancor prima di ottenerla.
Nonostante ciò, ella sorrise pensando che malgrado i fallimenti, è bello costruire castelli in aria, perché non c'è niente di più umano della speranza.
La fiaba proposta oggi ha per titolo: La lattaia e il secchio del latte.
Pierina la lattaia camminava felice verso il mercato con in testa una brocca piena di latte appena munto dalla sua mucca. Già immaginava come avrebbe speso tutti i soldi guadagnati dalla vendita del suo latte: "Con quel denaro comprerò un centinaio di pulcini che alleverò nel mio cortile. Quando saranno cresciuti, li venderò a buon prezzo al mercato".
Mentre camminava, la giovane lattaia continuava a sognare ad occhi aperti: "Con il ricavo dei pulcini comprerò due giovani capre e le alleverò sul mio prato. Quando saranno ben piene, le venderò a un prezzo maggiore, quindi, potrò comprare un maiale e dopo averlo ingrassato, con la sua vendita guadagnerò altro denaro. Allora mi comprerò una mucca, che avrà dei vitelli, infine sarò padrona di un'intera mandria che produrrà tanto latte".
Tutta presa da queste sue fantasie, cominciò a saltellare dalla gioia, quando improvvisamente inciampò e la brocca del latte cadde a terra rompendosi in mille pezzi. Addio ai pulcini, alle capre, al maiale, alla mucca e alla mandria. Triste e sconsolata, la lattaia osservò la brocca rotta e il latte sparso per terra, consapevole di aver perso la sua fortuna ancor prima di ottenerla.
Nonostante ciò, ella sorrise pensando che malgrado i fallimenti, è bello costruire castelli in aria, perché non c'è niente di più umano della speranza.